mercoledì 20 novembre 2019

Coriolis: Morningstar - Sessione 18 - La Fine

Ebbene si, siamo arrivati alla fine della campagna di Coriolis!

I personaggi che avete amato (chi?) sono sempre loro

* Tariq Astir: il Soldato;
* Zaafir Khalid: l'Operativo;
 * Khoury: la Scienziato;
Yarah Njaimi: la Fuggitiva.

La scorsa sessione siamo tornati nel sistema di Kua e abbiamo trovato il macello: Navi su navi che si sparano addosso, indipendentemente dalla fazione di appartenenza. 
Facciamo due più due e ci immaginiamo che la colpa sia della stessa entità/programmazione che ha infettato Lilith, l'Intelligenza della Rete Celeste. Con un rapido sweep dei sensori riveliamo che le zone maggiormente colpite dal conflitto sono tra Coriolis e Kua, le zone dei Portali e Xene... 
Nel frattempo, Saba è stato gentilmente invitato ad elaborare un firewall sfruttando quello che sa su questo "virus", in maniera da poterlo distribuire alle navi non ancora infette.
Coriolis è in silenzio radio, mentre su Xene un esercito misto sta bombardando il pianeta, mentre una sparuta forza dell'Egmonia tenta la difesa del gigante gassoso.
Riceviamo notizie di qualche nave che è riuscita a scappare dal massacro e, di converso una grossa flotta si sta organizzando fuori da Kua per venire a pacificarlo.
Decidiamo di staccare il transponder e qualsiasi mezzo di comunicazione da e verso l'esterno, per evitare che il virus della Rete ci infetti di nuovo, e ci dirigiamo verso il portale per Zalos, per vedere di discutere con l'Ordine di Pariah: schiviamo quasi tutti i conflitti, ma, arrivati al portale, una nave della Legione ci sbarra la strada.
Decidiamo che non possiamo impelagarci in un combattimento prolungato, quindi prendiamo l'approccio Roadrunner: corriamo a tutta velocità nel portale, sperando di prenderlo bene e non finire divisi a metà. La nave della Legione cerca di abbatterci con un attacco informatico mirato a spenderci le cabine di criostasi, ma riusciamo a sfuggire all'attacco memetico e, grazie al tiro superculo di Yarah imbrocchiamo il portale preciso preciso e saltiamo.

Arriviamo su Aiwaz, il sistema prima di Zalos, e delle navi della Legione fanno blocco: entrano ufficiali sulla Morningstar, ci fanno una perquisa non indifferente e ci buttano in gattabuia, ma riusciamo in qualche modo a spiegare le nostre ragioni e ci lasciano andare.

A Zalos ci attende, invece, tutta la fottuta flotta da guerra dell'Ordine ed anche loro, come prima, ci arrestano e ci buttano in prigione. Con un pò di tempo riusciamo a convincerli delle nostre buone intenzioni e, tra firewall donati e informazioni passate, riusciamo ad uscire di prigione ed addirittura essere ringraziati!
Da li è un'escalation: le flotte si spostano su Kua, insieme a navi della Legione e delle Flotte Nomadi (che sospettiamo essere navi Draconite), e ingaggiano battaglia con le navi affiliate al Primo Orizzonte, guidate dalla famiglia Kostantinides e dalla Farfalla Bianca.
La battaglia dura per giorni, senza esclusione di colpi.
Coriolis viene convertita in un enorme ripetitore dai droni della Rete Celeste mentre la Farfalla Bianca si posiziona su di essa, pronta a scatenare chissà quale terribile raggio.
Per fortuna, tutta l'antimateria del Terzo Orizzonte converge su quel punto, obliterando infine la punta di lancia del Primo Orizzonte.

La fine della battaglia è giunta: le navi dei Kostantinides ed affiliati vengono spazzate via, ma il prezzo da pagare è stato alto. Coriolis non esiste più, levando al Terzo Orizzonte il suo Melting Pot.
L'Ordine di Pariah è in ginocchio, molte le sue perdite, ma nonostante questo ha ancora abbastanza forze da saltare verso Taoan e distruggere il portale verso il Primo Orizzonte. 
Xene oramai è in quarantena e semidistrutta.

Insomma, il Terzo Orizzonte è uscito da questa guerra vittorioso, ma diminuito della sua grandezza.

In tutto questo, l'equipaggio della Morningstar è divenuto finalmente proprietario della nave e si dice che, tra un lavoro e un altro, cerchi il favoloso passaggio verso il Quarto Orizzonte...

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