venerdì 10 gennaio 2020

Klothos - Sessione 1 - Li mortacci vostri

In ansia da Convention, chiedo a mia moglie e un paio di cari amici di darmi una mano a preparare una one-shot per Klothos, gdr di FumbleGDR. Potete trovarli qui, se la cosa vi interessa (e non vedo perchè non dovrebbe).
Faccio questa premessa perchè gli infami, dopo aver spammato per un bel pò e aver fatto i personaggi con una certa leggerezza, a fine sessione, con l'avventura non ancora conclusa, hanno deciso di farla continuare, "tanto i personaggi durano poco"...
E quindi niente, son di nuovo qui a scrivere un Actual Play di una campagna, sperando di arrivare in fondo XD

Comunque, Klothos si pone tra i giochi old school e quelli di più moderna concezione: nessun setting preimpostato ma generato dai giocatori insieme ai loro personaggi, master che deve comunque inventarsi un canovaccio di storia ma seguendo gli spunti dei giocatori, tiri di dado con successo/fallimento binario ma con possibilità di autorialità narrativa dei giocatori sulle scene...
Unito ad un sistema leggero e versatile, Klothos è un buon ponte per chi vuole passare dalla old school ai giochi moderni oppure per chi comincia a giocare.

Non mi dilungherò sul sistema, quello avrà un post a parte, sempre che finisca prima quello di Legend of the Elements...

Il gioco parte dall'assunto che i personaggi sono scelti dal Destino, nati sotto una Costellazione (una specie di classe/libretto) diventando più potenti man mano che si avvicinano al compimento del proprio destino, ma, alla fine, soccombendovi.

I tre decidono così le loro Costellazioni ed abbiamo:

*Microser, il Saggio, interpretato da Claudia;
*Naprosyn, il Distruttore, interpretato da Federica;
*Febuxen, il Cercatore, interpretato da Niccolò, detto Cicce.


I più attenti di voi avranno notato i nomi, stranamente simili a nomi di farmaci. E si, purtroppo qualcuno ha il brutto vizio di dare il nome di farmaci ai propri personaggi... e la cosa ha preso piede.
La cosa ganza è che siamo riusciti ad integrarlo in maniera organica al mondo di gioco: fondamentalmente il mondo di gioco è la nostra Terra, secoli avanti nel tempo, dopo che una non ben specificata apocalisse ne ha modificato i fondamenti della fisica, geologia e biologia. I tempi che furono sono dimenticati ed il mondo vive in una specie di medioevo sudicio, ma ogni tanto, in qua e in la, sorgono le rovine del vecchio mondo, con tecnologie funzionanti ma, in puro stile 40K, che nessuno sa replicare, solo operare e senza una vera comprensione dei meccanismi. I nomi derivano dal Libro dei Nomi, un enorme tomo dove sono indicati tutti i nomi del mondo... Ecco l'uso fantasy del prontuario medico.

In tutto questo si inseriscono i nostri tre topini:
Microser è un umano evocatore di demoni ed esorcista, armato con la sua flamberga e possessore dell'Anfora di Maldol, con il potere di imprigionare le entità soprannaturali. Durante i suoi viaggi ha evocato per sbaglio il demone Xamiol e adesso lo sta cercando per imprigionarlo prima che faccia danni irreparabili.

Naprosyn, umano proveniente dal Regno di Geffer (famoso per le piogge acide), possiede una mappa del mondo, ereditata dai suoi antenati, una leggera cappa cangiante che lo protegge dagli elementi ed un bastone di legno con uno strano cristallo incastonato, bastone che usa come focus per i suoi incantesimi di morte e distruzione. Incantesimi che, per errore, hanno distrutto la diga che tratteneva un fiume di acido, che adesso minaccia di sciogliere il Regno! E' in viaggio per trovare un materiale che possa resistere all'acido per salvare Geffer.

Febuxen, invece, è un elfo. Gli elfi, qui, sono più bassi degli umani, visti piuttosto malamente e frequentemente usati come servi/schiavi dalle altre razze. Cosa che ci porta al grande errore di Febuxen: essersi addormentato mentre era di guardia, cosa che ha fatto massacrare tutta la città di Apoteke da un gruppo di predoni/razzisti. 
Febuxen, insieme al suo arco, è in cerca di una fabbrica dove, grazie alla sua Chiave della Vita (una specie di chiave usb dove sono conservati dati genetici), potrà clonare tutti gli abitanti morti.


Disclaimer: Scrivo tutto a mente, senza appunti, visto che doveva essere una One Shot, quindi vi prego di scusarmi su eventuali inesattezze e salti.


Cominciamo la sessione con i tre che hanno ridisceso un monte senza nome, trovandosi di fronte ad una piana brumosa e paludosa, costellata di edifici in rovina. In lontananza, un edificio, chiaramente appartenente al Prima, rifulge di luci bianche.

Il viaggio è, francamente, uno schifo. Una densa nebbia, alta una cinquantina di centimetri, copre il terreno in maniera pressochè totale, costringendo i tre ad avanzare lentamente.
Si appropinqua la notte: in seguito al cataclisma, adesso, dura solo tre ore, mentre nel resto del giorno il sole non sale mai al di sopra di un crepuscolo malsano.

Trovato rifugio dentro un rudere abbandonato ma difendibile, viene acceso un fuoco e preparata la cena, mentre Febuxen inaugura la sessione con il primo tiro per cercare qualcosa di utile in questo marciume: tirando con Prudenza, con il solo Dado della Prova, fa un successo: con calma e per favore rivolta la stanza e trova, in un armadietto mezzo marcio, tra pillole scadute e garze marce, dei flaconi di miracolosa Acqua della Salute!
La famosa Acqua della Salute.
Fonte.

Nel frattempo Microser ispeziona il piano superiore del rudere, ma il suo tiro risulta in un fallimento semplice, quindi, a parte dei vestiti mangiati dal tempo, non trova nulla di interessante.

A metà nottata, durante il turno di guardia di Feb, viene notato del movimento al di fuori del rifugio: un rapido giro di sveglia mette tutti all'erta. Dalla bruma spuntano una decina di amebe grosse come cani di taglia media, chiaramente attratte dai personaggi. 
Microser tenta un tiro su Acume per trovare i loro punti deboli e vedere se conosce queste creature. Riesce e scopre che sono degli organismi unicellulari, perennemente affamati ed hanno come punto debole il fuoco.
Naprosyn decide di usare la magia e infiamma il suo bastone con un incantesimo di fuoco; Microser tenta lo stesso, ma fallisce. 
Mentre Naprosyn usa il suo bastone come lanciafiamme (un tiro di Impeto pienamente risucito), incenerendo diverse bestioline, Microser viene assalito e circondato, gli acidi delle amebe che lentamente gli sciolgono la carne.
Comunque, grazie agli sforzi di tutti e tre i personaggi, Microser riesce a liberarsi delle bestie e, finalmente, le uccidono. 
Dopo una bella lavata con un flacone di Acque, Microser torna quasi come nuovo e la notte volge al termine: poco prima del "sorgere" del sole, i nostri notano delle luci di un villaggio qualche chilometro più avanti.
Decidono di incamminarsi e, dopo una mezza giornata, arrivano alle palizzate di un villaggio ricavato dalle macerie.
A guardia della porta due uomini, un pò emaciati, che puntano i loro archi verso i viandanti, intimando il "chi va la".
I tre riescono ad entrare vendendo i servizi di Febuxen: infatti, una delle sue Specialità è Guaritore, e, nel villaggio, ci sono dei cacciatori che hanno contratto una qualche malattia sconosciuta.
Condotti dal capovillaggio (residente in quello che è un garage con ancora elettricità) fanno un pò di conversazione, dopodiché si dirigono verso l'infermeria, un edificio in muratura contrassegnato da una luminosa croce verde.


Gli effetti di Xemiol sulla gente.
Fonte
Dentro li accoglie l'infermiera (una donna di mezza età) e i lamenti dei cacciatori. I poveri disgraziati, infatti, hanno alcune parti della pelle completamente gelatinizzata, cosa se sembra provocare un gran dolore. Come se non fosse abbastanza, la piaga si diffonde con il tempo sulla pelle, anche se non sembra infettiva. Con una lenta visita (ed un tiro su Prudenza riuscito abbondantemente, ma con una Sciagura sul dado del Destino, usata subito), Febuxen scopre che i tipi non sono contagiosi ma che la cosa è letale. Decide così di preparare un cocktail di antidolorifici bello pesante, per riuscire a strappare qualche informazione al disgraziato; peccato, però che non ne abbia con se, ma, per fortuna, uno degli armadietti dell'infermeria sembra bello pieno! Certo, ma anche bello chiuso con un lucchetto...

Microser aiuta così l'elfo, distraendo l'infermiera con domande sui dintorni, mentre Febuxen decide di consumare un Filo del Destino, riuscendo così nell'azione in maniera spettacolare, oltre a prendere un nuovo potere. Dentro l'armadietto trova così quello che cerca e, in più un paio di rimedi curaferite da trattenere!


Fatto il cocktail e somministrato al disgraziato, Febuxen ricostruisce gli eventi: il gruppo di cacciatori è stato mandato in un punto preciso dal capovillaggio e, raggiunto il luogo, sono stati attaccati da qualcosa di umanoide ma di molto grosso che, oltre ad aver portato via qualche cacciatore, ha "marchiato" gli uomini rimanenti con la malattia che adesso li sta uccidendo. Sembra proprio il modus operandi di Xamiol...


Nel mentre, Microser e Naprosyn hanno scoperto che nel villaggio c'è una cosa chiamata Torre del Sapere, dove dentro troveranno un altarino che darà loro le risposte che cercano.

Usciti dall'infermeria, i due localizzano la torre, un edificio di sei piani, in buona parte integro, con delle luci (chiaramente artificiali) accese al quinto piano. Dall'ingresso, per salire al piano, ci sono delle comode scale o una strana scatola che, con la magia, trasporta le persone al piano desiderato... ma meglio le scale, non si sa mai!

Arrivati al piano, i due entrano in una stanza, divisa in piccoli spazi, con tavoli, sedie ed altri ammennicoli. Sul soffitto, strane lampade tubolari emanano una luce fredda...

Non è difficile trovare l'altare: un tavolo con uno strano specchio, un attrezzo con delle lettere sopra e un ovale con due pulsanti ed una rotella, il tutto collegato ad una scatola con luci intermittenti.
Per loro fortuna, a fianco ci sono delle istruzioni per operare l'oracolo: Prendere l'ovale, spostare la freccina che appare sullo specchio sul nome del Sacro G o o g l e C h r o m e e digitare la richiesta nello spazio che si andrà formando. Infine, premere la runa "invio" e sperare che l'Oracolo risponda alla domanda in maniera soddisfacente.
Il Sacro G o o g l e C h r o m e.
Fonte.

La richiesta digitata più o meno suona come "O Grande e potente Google Chrome, io, Microser, richiedo il tuo aiuto per localizzare il malvagio Xamiol!"

La richiesta viene presa in considerazione e, dopo aver dovuto scegliere con cura la risposta (e un tiro riuscito di mi pare Acume, risultante, tra l'altro, di un Punto Fortuna speso subito), Microser riesce ad aprire una mappa con segnato sopra il percorso verso la tana del demone, il Castello di Eli Lilly! Con la pressione di una ulteriore runa una macchina vicina si mette in moto e produce una copia cartacea di quello che vede sullo specchio.
Naprosyn tenta la stessa cosa cercando "un materiale resistente all'acido" e l'Oracolo trova la strada per la Perduta Manifattura Nuovo Pignone.
La sorte è stata tentata abbastanza e i due vanno a riunirsi con Febuxen, decisi a scovare Xemiol e porre fine alla sua esistenza.

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