mercoledì 15 gennaio 2020

Klothos - Sessione 2 - Lo Spam nel Postapocalisse

Seconda sessione a Klothos, caratterizzata dal poco tempo di gioco e dallo spam tremendo che siamo riusciti a tirare al tavolo...

Sempre i soliti personaggi, fino a che non si suicidano:

*Microser, il Saggio, interpretato da Claudia;
*Naprosyn, il Distruttore, interpretato da Federica;
*Febuxen, il Cercatore, interpretato da Niccolò, detto Cicce.

Riprendiamo la sessione dove la avevamo lasciata: i tre stronz..personaggi si riuniscono fuori dalla Torre del Sapere e decidono che andare direttamente a picchiare Xemiol sia una pessima idea, quindi decidono di andare prima alla Perduta Manifattura per farsi fare delle protezioni decenti (e trovare il materiale per Naprosyn).
A cena scoprono che, da quando i cacciatori sono andati nel bosco e ne sono tornati mezzi, la selvaggina è aumentata e riescono a mangiare carne, invece di sassi e batterie esauste.

Il Troll di Ponte.
Fonte.
Comunque, all'alba, i tre ripartono alla volta della Manifattura. Mentre stanno prendendo la strada, all'altezza di un sottopasso, un energumeno enorme, bluastro, panciuto, pieno di verruche e con un mano un pezzo di palo della luce, si fa avanti.
"5 Monete!" è il prezzo, urlato, per passare il ponte.
E i personaggi, che hanno deciso di non avere monete, pensano come fare ad evitare la lotta... finchè Naprosyn decide di usare un'illusione: tira su Accuratezza (contando anche la sua specializzazione in "incantesimi creativi") e ha un successo con il dado della prova ma una Sciagura su quello del Destino.

Le monete vengono create, ma sono illusioni di poca durata, così i tre scappano velocemente prima che il troll se ne renda conto (Fede, ricordati di toglierti la Sciagura!).

Arriviamo così alla Perduta Manifattura... che tanto perduta non è: infatti ci sono rumori di metallo su metallo, le ciminiere sputano fumo a tutto spiano e l'ingresso, enorme, è stato fortificato da lamiere di ferro.

Fiduciosi, i tre si avvicinano ad una guardiola (corazzata anche quella) e bussano. Una voce profonda e dal vago accento tedesco risponde con un rassicurante "Che volete?" Naprosyn chiede di poter acquistare del metallo e, con un pò di attesa, finalmente riescono a parlare con qualcuno faccia a faccia: i cancelli, cigolando, si aprono, rivelando un tozzo e pelato nano, vestito con una tuta blu da operaio e una cintura multiuso piena di attrezzi. 
Invitati a seguirlo, le trattative continuano dentro all'ufficio del nano: una pergamena da parte del sindaco di Geffer assicura ai tre il materiale per riparare la diga (trasporto NON compreso!), ma per le armature ci sarà da pagare una vagonata di soldi. E no, Naprosyn non ha intenzione di truffare i nani...
In qualche maniera (e con una missiva spedita via Fox al ViceCapo Operaio della Manifattura) i tre ricevono la seguente proposta: Se libereranno la zona dai malvagi seguaci dell'Augusto Ordine della Tesoreria dei Confini (briganti che si arrogano il diritto di prendere delle "tasse" da tutti i commercianti della zona) e porteranno la testa del Primo Lord della Tesoreria, avranno diritto alle migliori armature in Gavisconium che i soldi possano comprare.

I tre accettano e si mettono in viaggio ( è alla fine della strada, alla faccia del viaggio...) e, arrivati davanti alla fortezza, notano che ci sono diverse guardie armate di rudimentali fucili (ma con l'aria poco sveglia). Ognuno porta una spilletta con il simbolo dell'Ordine: alcuni hanno una spilletta lievemente diversa, forse sono mostrine...
Il Simbolo dell'Augusto Ordine, come
impresso sulle spillette.

Naprosyn e Microser decidono di mettersi al coperto in un edificio li vicino (intenzionate, comunque, a "ripulire" l'edificio) e mandano avanti Febuxen, che, con la faccia come il culo, entra dalla porta principale, fingendo di dover pagare delle tasse.
L'ingresso è una grande stanza con diversi cubicoli, tipo sportelli, ma di cui solo uno è occupato. La donna al desk, cioè, al cubicolo, come i suoi colleghi all'esterno, non ha la faccia molto sveglia, per cui Febuxen tenta il raggiro. Mi pare che qui ci sia stato un tiro, risolto con un successo, ma non ricordo cosa, perchè Febuxen è riuscito ad ingannare la tipa al desk che lo ha fatto passare, dandogli un numero di piano ed un ufficio.

Febuxen, invece di andare al piano prescritto, cerca una via d'accesso nei piani sotterranei dell'edificio e, davanti ad una porta chiusa a chiave con su scritto "Accesso consentito ai soli addetti" non resiste e tenta di scassinarla, ma il tiro fallisce e sente un rumore di guardia al di là della porta: sta per essere scoperto!
Per sua fortuna aveva un Punto Fortuna, che usa subito per trovare, li vicino, una spilletta abbandonata dell'Ordine: indossata velocemente, riesce a fregare la guardia e a guadagnarsi l'accesso ai locali!
La zona è una specie di deposito con ogni genere di beni, ma Febuxen è come una freccia, diritta verso l'obiettivo: trovare un'entrata secondaria! Decidiamo così per un tiro di Accuratezza, ma Cicce decide di Consumare un Filo del Destino per avere un successo automatico. L'ingresso, un passaggio polveroso e dimenticato, è dietro ad una catasta di vecchie robe e ad un sacco di tributi in monete dimenticati li, tributi che vengono messi al sicuro dal nostro Elfo.

Chiudiamo la sessione con Febuxen che, guardingo, esce da un tombino un centinaio di metri lontano dalla fortezza.

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