venerdì 27 marzo 2020

Urban Shadows - Sessione 6 - Due piani e una capanna.

Seconda sessione via Discord, questa volta senza crash!

*Stefano Sperandio, il Dannato, interpretato da Andrea;
*Brando "Luron" Cordel, il Lupo, interpretato da Matteo;
*Katherine Sand, l'Oracolo, interpretato da Alessio; 
*Emanuele Pellegrini, il Mago, interpretato da Riccardo;
*Roman, il Fatato, interpretato da Marco;
Gianni Battipaglia, lo Spettro, interpretato da Francesco.

Prima della sessione vengono fuori un paio di fatti interessanti: 
  • Maria Battipaglia è un avvocato in Procura e si occupa principalmente di casi riguardanti oggetti antichi;
  • Le porte per Arcadia possono essere aperte ovunque da questa parte del "velo" che separa il mondo da Arcadia, ma esse porteranno sempre ad una porta "fissa", la più vicina. A Torino ce ne sono almeno due, una a Porta Palatina e una a Parco Dora
  • Gianni Battipaglia (e tutti gli spettri) possono essere contattati tramite un link spirituale: se qualcuno ha un oggetto a cui lo spettro è legato, lo spettro può avvertire quando quel qualcuno lo chiama e dov'è. Nel caso di Gianni, questo oggetto è una spilla del suo ex reggimento e la possiede Katherine.
Anche questa volta decidiamo di skippare i rumors, che mi sembra che non servano altri casini...

Con le mosse di inizio sessione, invece, Katherine tira un 6-7, quindi una sola visione (spoiler, non la userà).

Caserma Camillo Benso

Emanuele entra nella caserma e viene accolto da un agente che lo scorta in una sala interrogatori. Li, ad aspettarlo, ci sono due uomini che si presenteranno come Paolo Paoletti, il Generale di Brigata di Torino (mecojoni!) e Gabriele Nangheroni, un ispettore.
I due vogliono sapere in che relazione siano Emanuele e Stefano, informando il mago che oramai Stefano ha un mandato sulla testa per terrorismo.
La conversazione, partita in maniera piuttosto easy, pian piano comincia a diventare un vero e proprio interrogatorio: è chiaro che il Nangheroni sia del mestiere, cercando di mettere in fallo le dichiarazioni di Emanuele. Il tavolo richiede un Keep Your Cool che non va benissimo: 6-.
I due agenti congedano Emanuele con la promessa di una scorta nell'immediato futuro, vista la pericolosità del suo contatto.

Ah, giusto per, Gianni è sempre stato presente durante l'interrogatorio ma non è mai intervenuto.

Uscito Emanuele e ritrovatosi con Brando, cominciano a discutere dell'accaduto.

Nel frattempo, Roman è in macchina con Stefano ed entrambi, seguiti da Katherine sulla sua motocicletta, stanno andando a casa dell'Oracolo.

Mentre stanno fermando la macchina, in contemporanea all'uscita di Ema dalla caserma, succede una roba buffissima: Gianni viene cancellato dall'esistenza, Emanuele non riesce ad accedere alle sue fonti magiche, Brando perde totalmente la parte ferina di se stesso, Stefano non sente più il suo potere demoniaco (e la pressione spirituale), Kat perde la sua connessione con lo spirito cosmico del Fato e Roman comincia a svanire.

Mentre tutti rimangono di stucco, Roman panica e tira un bel Let it Out: apre la portiera della macchina e si fionda in Arcadia. Stefano, con le ferite che gli fanno un male boia, ci rimane di merda.

Intermezzo: Arcadia

Gli alberi di Arcadia.
Fonte.


Roman, intanto, è ad Arcadia. Il paesaggio è pieno di alberi frattali multicolore, con un cielo giallo e un vialetto che porta davanti al Guardiano del varco.
Il Guardiano, chiamato Kurnoth, è un ibrido uomo-falco, seminudo, con un grosso spadone con la lama incandescente, come appena uscita dalla forgia.
Roman sa solo che il guardiano è della corte dell'Estate.
Kurnoth.
Fonte.
"Oi, te, che ci fai qua?" tuona il Guardiano, appoggiandosi alla sua spada.
Roman nicchia un pochino, poi risponde a Kurnoth dicendogli che è qui per riprendere un pò contatto con la sua fatatitudine.
Kurnoth (che, tra l'altro, non sembra avere in simpatia chi va nel mondo mortale) accetta la risposta e fa passare Roman, che, facendola breve, si avvicina alla prima città fatata che trova e sta li un'oretta per accertarsi di essere ancora reale, dopodichè torna nel mondo "reale" attraverso la Porta, manifestata come uno specchio senza bordi che ogni tanto si increspa come liquido.

Torino

Nel frattempo, a torino, i nostri "eroi" sono sconcertati. Che diavolo è successo? Dopo pochi minuti, però, i poteri, così come se ne sono andati, tornano. Per non saper ne leggere ne scrivere, Emanuele usa Channel per prepararsi ad ogni evenienza e tira un 10+, si intasca i suoi hold e decide, insieme a Brando, di andare verso il suo Sanctum per cercare di scoprire cosa diavolo è successo.
Brando, però, non capendoci un cacchio (e temendo un pò) di magia, decide che forse è meglio andare da Marco Benini, per vedere se i vamps ci capiscono qualcosa.

Emanuele allora tira su Sanctum Sanctorum per vedere se ha un tomo che parla di un fenomeno simile: con un 7-9 trova, dopo un bel pò di tempo, qualcosa. Un quadernetto, un paio di secoli più vecchio del mago, che descrive un fenomeno come quello appena accaduto. Peccato che buona parte del testo sia cifrato... 

Casa Sand

Nel frattempo, Kat e Stefano tentano di richiamare Gianni, che, dopo essere tornato non-vivo, "accetta" la chiamata e si trasporta dai due.
Da li parte un discorso molto lungo tra i tre che si riassume con:
  • Molto probabilmente i poteri sono scomparsi per colpa del Vescovo Rudrig;
  • Il problema principale è che Stefano è ricercato;
  • Stefano vuole entrare nel deposito prove e dare fuoco a tutto, così da avere meno pressione a suo carico;
  • Per farlo, si fa trasferire un debito da Katherine a Gianni;
  • Gianni gli dice che il deposito è sorvegliato, ma volendo può andare la per osservare al situazione e, in caso, fare da ponte per il teletrasporto demoniaco di Stefano.
Nel frattempo, arriva Roman che decide di andare a parlare con Layton, che non si sa mai c'entri anche lui.

Casa Layton

Layton abita, fortunatamente, vicino a casa di Roman, che dopo aver cercato per un pò, trova il campanello giusto. La casa è una villetta signorile e piuttosto antica, con giardino privato e ingresso indipendente.
Il mago, dopo aver aperto il portone, accoglie l'ospite in un salottino con luci soffuse, un camino accesso e poltrone comode. Su un tavolino, un pregiato brandy invecchiato e un bicchiere vuoto.
Dopo essersi accomodato, i due conversano, con l'argomento principale l'evento della nottata.
Roman, con una certa grazia, comincia a sondare le parole dell'uomo...

Brando

La mettiamo una foto del Benini?
Ma si!
Fonte.
Brando decide, come detto sopra, di cercare il Benini. Con un Hit the Streets sfigato (6-) scopre che Marco non è più nella sua abituale dimora, ma in un villino di lusso in una zona periferica di Torino.
Arrivato la, suona al campanello e, come se lo aspettassero, gli viene aperto.
La villa è schifosamente piena di oggetti d'arte e antichi, un lusso sfavillante e una grossa guardia, palesemente un vampiro, che lo scorta in una camera al piano superiore.
Li dentro, oltre ad un paio di grossi energumeni, ci sono il Benini, sfavillante come sempre, e un altro signore, più anziano, vestito moooolto bene.
"Ah, Brando, prego. Lascia che ti presenti al mio signore, Franco Benini. E si, stavamo giusto discutendo di quello che è successo stanotte..."
Così, mentre sta per partire la conversazione, si sente rumore di vetri rotti. 
Una granata rotola per terra, poi una seconda e una terza - esplodendo, rilasciano una nube densa e soffocante.
Mentre tutti si rendono conto della cosa, degli spari cominciano a crivellare la stanza...


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