Dopo un bel pò di silenzio (colpa mia, un misto tra sfighe e fatica), accorpo ben DUE sessioni di Coriolis!
Ok, alla fine ci sta bene questo appiccichio, quindi parto subito con il recap dei protagonisti:
* Tariq Astir: il Soldato;
* Zaafir Khalid: l'Operativo;
* Khoury: la Scienziato;
* Yarah Njaimi: la Fuggitiva.
Ripartiamo dalla scorsa sessione: Khalid, Khoury e Yarah vanno in avanscoperta nella casupola dove siamo sicuri che Ashkan venga tenuto. La casupola è un cubicolo di circa 4*4 metri, altro poco più di una persona, ridotto in condizioni pessime in un quartiere pessimo.
Khoury tenta uno sweep della casa con uno scanner, ma non riceve letture, forse è schermato o qualcosa disturba i sensori...
Ad un esame visivo, ci sono poche finestre, tutte sbarrate, una porta ed un condotto d'areazione sul soffitto, comunque troppo piccolo per farci passare agilmente una persona in silenzio.
Ci troviamo in zona e decidiamo di separarci di nuovo: Khoury e Yarah rimangono in una casa vicino al nostro obiettivo, Tariq e Khalid vanno a fare "shopping".
Grazie ai contatti di Khalid i due trovano un tipo che, "casualmente", aveva dell'equipaggiamento della Guardia Cittadina in vendita... ci troviamo così con un paio di pistole e di armature in più al misero prezzo di un botto di soldi. Però ehi, meglio che mandare le donne disarmate contro dei mercenari...
Il gruppo si ricongiunge e decidiamo di agire: Khoury crea una bomba di fortuna con delle celle di energia, bomba che sarà piazzata da Tariq su un muro per fare breccia e assorbire il fuoco nemico. Le due donne creeranno copertura, mentre Khalid si apposterà sul tetto, cercando di entrare dal condotto per estrarre Ashkan e fuggire.
Si parte!
Khalid si arrampica sul tetto, controlla che sia tutto a posto e BAM, viene colpito di striscio da un colpo di arma da fuoco sparato da un cecchino da un palazzo di fronte.
Mentre Khalid risponde al fuoco, la porta della casupola salta: ne esce fuori un bruto, con una terribile armatura pesante con una bella criniera di leone sul collo. Il bruto fa cantare il suo fucile pesante, ma per fortuna nessuno rimane ferito. Tariq ha la bella idea di deviare dal piano originale (tanto oramai un buco nella casupola c'era già...) lanciando la bomba ai piedi del bruto. La cosa non da i risultati sperati, ma riesce comunque a ferire il tipo.
A questo punto parte la fiera del danno critico: Khalid spara al cecchino e lo ferisce alla giugulare, lasciandolo morire in breve tempo. Nel frattempo, un terzo uomo esce dalla casa, veloce, agile e scattante come un caprone, le cui corna adornano l'elmo della sua armatura. Si getta nella casa ed ingaggia Yarah con una lama, che risponde alla provocazione cercando di accoltellarlo.
Nel mentre, Khalid mette a segno il secondo critico della serata contro il bruto, di nuovo trapassandogli la giugulare con un colpo di pistola laser (ok, non proprio laser, ma quasi). Tariq si getta al salvataggio di Yarah, estrae una lama Mercuriale e, indovinate?, lacera la giugulare del tizio-capra!
L'avevo detto che era la serata dei critici...
Con gli avversari morti, prendiamo il povero Ashkan, torturato ai limiti della sopravvivenza, il loot dei mercenari (il tipo morto nel palazzo di fronte aveva un'armatura con l'elmo a forma di serpente... i mercenari si chiamvano La Chimera, no?) e scappiamo velocissimi dalla scena del delitto.
Nella zona dell'agglomerato dove siamo non abbiamo molti contatti, quindi ci limitiamo a scappare da eventuali ronde di gente poco raccomandabile.
Troviamo una casa da te/affittacamere piuttosto discreto, tranquillo, con affacci sul retro in caso di fuga. Ci infiliamo li e guardiamo in che condizioni è il nostro Ashkan: in fin di vita. Oltre a numerose bruciature, fratture, unghie mancanti e lividi, gli manca un occhio ed ha perso fin troppo sangue per resistere ancora a lungo.
Khalid decide di cercare un medico che non faccia domande e venga da noi. Lo trova, ma è il padre di un ragazzo che Khalid aveva aiutato a far deportare per crimini contro l'Egemonia. Per fortuna il medico non sembra sapere la cosa ed acconsente a vedere Ashkan.
Stando attenti ad eventuali imboscate o tradimenti, portiamo il medico in camera, che cura come può il povero ricercatore, per lo meno stabilizzandolo.
Decidiamo poi di partire velocemente, pena la perdita del randez-vous con il Bulk Hauler. Chiaramente non passeremo mai i controlli dello spazioporto con un mezzo cadavere e varie armi illegali portate a braccio, quindi compriamo una grossa cassa, ci buttiamo dentro tutto, lo copriamo con un tappeto e ci affidiamo al potere della corruzione!
Infatti, arrivati alle guardiole dello spazioporto, ci chiedono i documenti e di aprire la cassa. Qualche dolce parola di Khalid e i soldi avanzati di Tariq sistemano un soldato scontroso e i suoi amici, facendoci passare VELOCEMENTE verso la nave.
Una volta a bordo lanciamo Ashkan nell'infermeria, nelle amorevoli mani di Lilith, la IA della nave.
Usciti dallo spazio di Kua ci dirigiamo verso il portale per il salto di sistema e, nel frattempo, ci spartiamo la manna di robe prese in prestito ai cadaveri.
Oltre a una marea di ordigni di morte e robe simili, c'è anche una tabula (una specie di tablet) che viene decrittata in volo, restituendoci un sacco di roba inutile ed un nome: Altair Konsantinides, la nostra nemesi! Ti pareva che non fosse dietro a questo rapimento?
Ci troviamo al portale con il Bulk Hauler e Yarah inserisce le coordinate per il salto. Ci mettiamo tutti nelle nostre cabine per il sonno pre-salto e Yarah, poco prima di addormentarsi, vede un'ombra passare sopra al vetro della capsula!
Quando ci svegliamo, controlliamo i filmati di sorveglianza, ma, a parte delle brevissime interruzioni del video (tipo mezzo secondo), non c'è traccia di intrusi...
Con le bestemmie nel cuore, svegliamo Ashakan, che, dopo un piccolo periodo di ripresa e shock, ci mette a parte della natura dell'artefatto: a quanto pare l'oggetto sembra essere un monile di un antico culto delle Icone, quindi prezioso dal punto di vista storico e monetario.
Con questa informazione, Lilith ci annuncia il nostro arrivo nell'orbita di Kharaab...
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