venerdì 24 aprile 2020

Urban Shadows - Sessione 10 - Di Lupi e Demoni

Decima sessione, forse ci avviamo alla conclusione di molti plot e, quindi, a fine di questa Storm...

*Stefano Sperandio, il Dannato, interpretato da Andrea;
*Brando "Luron" Cordel, il Lupo, interpretato da Matteo;
*Katherine Sand, l'Oracolo, interpretato da Alessio; 
*Emanuele Pellegrini, il Mago, interpretato da Riccardo;
*Roman, il Fatato, interpretato da Marco;
Gianni Battipaglia, lo Spettro, interpretato da Francesco.

Anche questa volta ci siamo tutti!

Cominciamo con un framing veloce per portare tutti allo stesso livello temporale.
Mentre Katherine, Roman, Emanuele e Gianni vanno a riposarsi (ok, Gianni non dorme, ma va comunque a casa a fare dei puzzle fantasmosi o altre robe ectoplasmiche), Brando e Stefano vanno al party pre guerra dei Lupi Bianchi.
Mentre l'alcool scorre a fiumi, Brando recepisce il piano del Mena: Imbottirsi di armi da fuoco e munizioni, prendere il campo rom dal retro e sparare a qualsiasi roba si presenti davanti... Più semplice di così si muore.
A nulla valgono i consigli di Brando o le obiezioni di Stefano, fai ragionare te l'alfa di un branco di lupi mannari razzisti e 'mbriachi, vai.
Comunque, alla fine i due branchi partono, i Valentini sul loro van e i Bianchi sulle loro Harley (è un
I Lupi Bianchi. Si, il Mena ha la faccia di Ron Perlman.
Fonte.
classico).
Mentre gli altri quattro si svegliano e fanno colazione, i due branchi arrivano nel retro del campo. Una rete metallica rinforzata con lamiere protegge le varie roulotte e casupole. Con un toccante (?) discorso su come "finalmente vendicheremo Lidia, la faremo pagare a quei figli di puttana" il Branco dei Lupi Bianchi sfonda la rete e comincia a sparare indiscriminatamente su tutti gli esseri viventi del campo.
Il Branco del Valentino quindi, sospirando, entra nel campo, per lo meno per cercare di capire che diavolo succede.
Quello che si trovano davanti è una scena da Far West. I Lupi stanno metodicamente (per un branco di lupi mannari) rastrellando le baracche, sparando a destra e a manca, non risparmiando ne donne ne bambini. I cadaveri cominciano ad accumularsi per terra, ma nessun segno dei Rascal's, per ora.
Stefano, ad un certo punto (che, ricordiamo, è lì solo per riprendere un aspersorio da un certo Vanya), è preso da un attimo di umanità e decide di salvare una mamma con figlia che stanno cercando riparo. Buttandosi nel mezzo al fuoco "amico", optiamo per un Keep your Cool, ma, in buono stile Truschi, è un 6-. Stefano si fionda sulla coppia, la prende di peso e la vola dentro una casupola. Giusto il tempo per verificare che nessuno si sia fatto male che subito riecheggiano nel campo prima uno, poi una decina di ululati.
Volevate una scena alla "Underworld"?
Fuori, nel campo, dalle baracche saltano fuori tutti i fottuti lupi dei Rascal's Boyz, in piena forma da guerra, sbavanti e incazzati.

E' un mezzo massacro.

Alcuni uomini del Mena cadono immediatamente, sotto gli artigli e le zanne dei Rascal's, sangue arterioso che sprizza dalle arterie recise, arti mozzati e urla soffocate dai gorgoglii del sangue.

Brando, vista la mala parata, decide di provare a trasformarsi, nonostante sia giorno. Si, i lupi mannari, a meno di occasioni speciali, mutano solo con la luna piena.
Tenta un Let it Out e fa 10+, entrando in forma da guerra e terrorizzando il branco dei Rascal's (segnando corruzione).

Stefano, nel frattempo, giudica la situazione irrecuperabile: esce dalla casupola, tira per la mossa The devil inside e manifesta ali, spada fiammeggiante e armatura di nebbia. "Se non volete morire, venite con me!" urla nella generica direzione della rissa.

Per un attimo, tutto è fermo in un Turinese Standoff: il branco del Mena nel mezzo, il branco del Valentino pronto a muoversi, i Rascal's Boyz terrorizzati e Stefano che invita a muoversi.
Come reagiranno?

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A casa di Katherine, intanto, si è ritrovato il resto degli amicici.
Parlando di come risolvere le situazioni che si stanno delineando, alla donna torna in mente di un debito con un tipo, un certo Franco, che parecchie sessioni fa aveva aiutato per un assalto alla macchina del Vescovo Rudrig.
Con una chiamata e una breve chiaccherata, i cinque si danno appuntamento ad un bar di Torino.

Trovati in loco, si trovano davanti un ometto abbastanza insignificante, con un completo e la faccia anonima. E' Franco, che, con cordialità, li accoglie al tavolo.
Tra (pochi) convenevoli, si arriva al sodo: Katherine riscuote il suo debito per avere informazioni sul Vescovo Rudrig.
Franco racconta così che il Vescovo, nonostante i metodi poco ortodossi, è stato mandato dal Vaticano per eseguire un rito ecclesiastico che possa proteggere gli abitanti della città dagli esseri sovrannaturali. 
Tutto nella norma, se non fosse che Rudrig ha invece in mente di farne uno totalmente diverso: un rituale per permettere a tutti gli abitanti di Torino di percepire e riconoscere il sovrannaturale per quello che è.
Un bel cazzo in culo, se la cosa dovesse andare in porto, perchè, secondo il filmino del Vescovo, la parte due del piano sarebbe aizzare le folle per una cara vecchia caccia alle streghe in piena regola.
Chiaramente a Franco (e al suo padrone infernale, come scoprono i ragazzi conversando) la cosa non è che vada molto a genio, ma adesso ha le mani in pasta in altre faccende. Chiaramente, se queste faccende venissero prese in carico da altri, sarebbe loro molto grato, come scopre Emanuele con un Figure someone out. E' un 7-9, quindi anche io potrò fare una domanda a Emanuele.
Emanuele chiede quindi cosa sia questa faccenda da risolvere, che magari loro hanno un pò di tempo libero. Facile, si tratta di eliminare Mario Burelli, uno dei sottoposti di Israfil, lo stesso patrono di Stefano. Se non vi ricordate chi fosse questo signore vi perdono, è spuntato fuori in una breve menzione otto sessioni fa...
A questo punto Franco rigira la frittata: non è che i giovani investigatori hanno bisogno di una mano a fare qualcosa?
Emanuele prende la palla al balzo e chiede se conosce qualcuno che conosce estensivamente lingue morte e magiche, che deve tradurre un testo.
Franco risponde "Certo! Conosco qualcuno che fa al caso vostro, ma vi avverto che è una persona parecchio...difficile...con cui trattare. Se volete risparmiarvi la fatica, posso portargli io il testo. Altrimenti, posso accompagnarvi".
Dopo una breve consulta, i quattro preferiscono portare il testo di persona. Franco scrolla le spalle e dà loro un indirizzo li vicino. "Andiamoci adesso, posso organizzare la cosa velocemente", dice l'uomo.

Arrivati a destinazione, un terratetto ristrutturato da poco, i quattro si accorgono di star entrando in casa di Franco. Alla domanda "ma chi è questo traduttore" Franco risponde candidamente "il mio padrone, il Re degli Inferi Beleth!"
Eccoci all'acqua.
Ma oramai è tardi e Emanuele e Katherine decidono di incontrare il Demone, mentre Roman e Gianni attendono in un salotto confortevole.
Saliti al piano superiore, i due vengono fatti entrare in una stanza vuota e completamente buia, con un

Il sigillo di Beleth.
Fonte.
solo specchio coperto da un pesante drappo nero.
Chiusa la porta, Franco esegue un'invocazione al suo patrono: canti in lingua infernale, rumore del velo che viene tolto e di qualcosa di umidiccio che traccia segni sul vetro.
Il simbolo comincia a brillare di una ultraterrena luce rossastra,che lascia pian piano il posto ad un volto da Giano Bifronte, ma con facce feline, tre, per la precisione.
Con la tipica voce a più livelli di ogni satanasso che si rispetti, l'immagine tuona "Chi è che richiede la presenza di Beleth, Re degli Inferi?"

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Lo Standoff finisce quando, con un ruggito, Stefano riporta l'attenzione su se stesso: la porta accanto a lui da adesso ad un portale bianco accecante. Con i Lupi Bianchi che lo guardano è l'ora di tirare This Way: un 7-9 permette a Stefano di portare tutti in salvo, previo del danno a lui o ad altri. Stefano decide di prendersi il danno. 
A pensarci meglio qualche giorno dopo, avrei dovuto far tirare anche un Let it Out per creare il portale, ma va bene così, per ora.
I Lupi Bianchi cominciano a ritirarsi attraverso il portale, portando a braccio i feriti. Per ultimo passa il branco del Valentino con in coda Brando a chiudere il caravanserraglio. Purtroppo per Stefano, poco prima di entrare nel portale un lupo dei Rascal's riesce, con un salto canino, ad artigliarlo ad un braccio: la ferita sarebbe stata quasi mortale per un umano, ma Stefano resiste con la consapevolezza che gli artigli del lupo non erano solamente dei grossi artigli malvagi, ma erano infusi di un qualche tipo di magia oscura!
Il portale scaraventa il gruppo in una zona isolata del Parco del Valentino.
La situazione è abbastanza tragica: i Lupi Bianchi hanno molti feriti, alcuni dei quali particolarmente gravi e almeno un morto. Beh, era ferito terribilmente, ma il Mena ha preferito sparagli in faccia per risparmiagli la sofferenza.

Così, mentre il branco sconfitto torna verso casa (e l'ospedale), Brando ricorda al Mena che il loro debito è estinto, mentre Stefano puntualizza che adesso, invece, ne hanno uno con lui.
Sai, la vita salva e cose del genere...
A quel punto, i due decidono di chiamare Kat e metterla al corrente dell'accaduto.

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Nel mentre, su, in soffitta, ad Emanuele viene proposto un classico accordo con il Diavolo: Beleth tradurrà il diario per lui, ma sarà in debito, un debito che un giorno il Demone riscuoterà. E si sa che non si deve far incazzare il Diavolo, sopratutto se ha tre facce da gatto. Potrebbe svegliarti la notte per delle scatolette e non oso immaginare che tipo di scatolette possa mangiare Beleth.
Brr.
Comunque, dopo tanto tribolare, Emanuele accetta.
Franco tira fuori un taccuino e una penna, si fa dare il diarietto e, ruotando gli occhi nelle orbite, comincia a scrivere come se fosse posseduto.
Come, haha, sono veramente simpatico.
Finito di scrivere, il dannato rende libretto e diario al Mago, asciugandosi due piccole lacrime di sangue. Beleth, soddisfatto, si ritira nello specchio, ricordando ad Emanuele che adesso è in debito, sia mai che se lo dimentichi...
Tra l'altro, per infierire, Emanuele segna anche un punto di corruzione per via della mossa di corruzione del suo libretto.
Finito lo spettacolo, i due tornano al piano di sotto, ma, nel frattempo, cosa hanno fatto Roman e Gianni?

Principalmente, hanno curiosato.

La casa è arredata con gusto, nel salotto ci sono molti liquori dannatamente pregiati e libri nuovi e non, molti riguardante l'occulto.
I due tentano quindi un Investigate a place of power: Gianni ottiene un 6-, il posto risuona terribilmente fuori sincrono per un fantasma, quasi fosse di un altro mondo.
Roman, invece, ottiene un 10+.
Il luogo è arredato con una specie di Feng-Shui demoniaco, ogni cosa in ordine e distribuita come per favorire relazioni con l'Altrove.
Roman quindi si chiede come i movimenti di Mulone siano concernenti i demoni.
E' presto detto: un Demone piuttosto potente di nome Metagaos corrisponde esattamente ai poteri attribuiti a Mulone. Due più due, Mulone è Metagaos, un demone dalla fame talmente infinita che divora anche concetti astratti che gravitano intorno alla sua persona!
Chiaramente le buone notizie non sono finite, in quanto, per un qualche motivo, Metagaos non dovrebbe essere presente sulla Terra, cosa che fa indispettire le altre potenze infernali. Qualcosa, o qualcuno, è riuscito a metterlo qui.
La cosa assume anche una prospettiva diversa quando uno considera che Levya, un altro demone, è a Torino. Che qualcosa stia bollendo in pentola?

I quattro,comunque, si ritrovano in salotto e si avviano a casa, quando Kat riceve la telefonata di Stefano: l'appuntamento è al Cacao.

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Tutti quanti riuniti al locale, c'è il consueto aggiornamento con le ultime informazioni.
Finalmente, poi, viene letta la traduzione del diario.
In breve?
Il diario contiene il resoconto di un rituale, perpetrato da un mago senza nome, atto a "bucare" il velo dei mondi per scaricarsi nel paradigma magico sottostante il mondo, fornendo poteri inimmaginabili.
Questo rituale consta di alcuni passi da effettuare: trovare un luogo dove questo velo è sottile, sacrificare una creatura non di questo mondo e una connessa alla magia ed infine creare il passaggio.
Il risultato, oltre ai poteri sopra accennati, è una probabile distruzione del mondo sovrannaturale della zona e parecchi danni al mondo mondano.
Per fortuna il libretto contiene anche un controrituale, lo stesso che è stato utilizzato per fermare quello descritto sopra.
Sono diversi passaggi, tra cui il sacrificio di reliquie legate al mondo magico e a quello degli altri mondi e l'esatta ubicazione di dove si dovrà tenere il rituale da contrastare. L'ingrediente più importante, però, è il tempismo: il rituale deve essere lanciato in concomitanza con l'altro, altrimenti non funzionerà!
Così, con queste informazioni finalmente rivelate, il gruppo decide di concentrarsi nello scoprire chi sarà il misterioso ritualista e fermarlo.

E qui terminiamo la sessione.

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