venerdì 8 maggio 2020

Urban Shadows - Sessione 12 - Boom!

Altra settimana, altra sessione di Urban Shadows!

Riprendiamo esattamente dalla fine della scorsa sessione, ma oggi Brando non sarà presente, quindi i protagonisti sono

*Stefano Sperandio, il Dannato, interpretato da Andrea;
*Katherine Sand, l'Oracolo, interpretato da Alessio; 
*Emanuele Pellegrini, il Mago, interpretato da Riccardo;
*Roman, il Fatato, interpretato da Marco;
Gianni Battipaglia, lo Spettro, interpretato da Francesco.

Katherine tira per la sua mossa di inizio sessione (le visioni) e tira un bel 6-.
Vede Stefano che si teletrasporta vicino al Vescovo, ma l'uomo è pronto e i suoi scagnozzi fanno la chiusa al Dannato, sparandogli con proiettili benedetti e facendolo secco forever.
D'ora in poi avrà un -1 ad impedire che la cosa accada.
E buona fortuna, perchè la prima idea di Stefano è quella di andare a rompere il culo al Vescovo senza aspettare manco un secondo.

Ma poi tutti si rendono conto di essere in un sotterraneo pieno di attrezzi occulti e completamente sgommati di sangue, quindi si fermano un minuto per deliberare sulla prossima mossa da fare.

Intanto, scoprono che la stanza rituale dove sono apparsi è collegata tramite scale a chiocciola e porta segreta al salotto di casa Layton.
Decidono quindi di darsi una ripulita, cercare cellulare e chiavi di casa del fu mago e chiudere la porta segreta dietro di loro.
Da una rapida occhiata al telefono dell'inglese risulta che non avesse avuto contatti con nessuno da quando si è trasferito a Torino, quindi è poco probabile che qualcuno lo cerchi nel breve termine.

Usciti dalla casa il prossimo passo è riposarsi in attesa dell'incontro tra vampiri e clero, incontro che dovrebbe avvenire in una zona industriale di Torino, proprio stanotte.

Fast Forward verso le undici di sera.
Zona industriale.
Una serie di capannoni adiacenti ad una via, tutti anonimi, tutti simili.
Il posto perfetto per uno scambio, il posto perfetto per un appostamento.

I capannoni abbandonati sono sempre belli.
Fonte.
E infatti, nella macchina di Stefano, troviamo tutto il gruppo (tranne Brando, che è scomparso chissà dove...), fermi, a luci spente, pronti per intervenire.

Chiaramente lo scout è Gianni, che, fantasmoso com'è, si aggira praticamente indisturbato tra i capannoni finchè non trova quello che cerca.
Quattro macchine, due berline e due utilitarie, sono parcheggiate sul retro di un capannone, quattro uomini e quattro vampiri, tutti armati, in atteggiamento passivo-aggressivo, in attesa di qualcosa.
Da sotto la porta del capannone filtra della luce, quindi Gianni ci si infila tutto tranquillo.
Dentro, altri quattro uomini, di cui due ben noti: Don Gervasio coi suoi scagnozzi da una parte e Giacomo Passavanti con i suoi dall'altra. Nel mezzo, una cassa ben solida.
I due "capi" si scambiano cortesie spolverate di odio e sospetto e Gianni torna indietro per avvertire gli altri; informati i quattro della situazione, lo Spettro torna nel capannone, dove l'affare è stato concluso e le macchine stanno per ripartire.
Roman decide di chiamare Marco Benini, giusto per sapere se, alla fine, si è interessato della trattativa.
"Roman, buonasera. Certo, ho dei miei uomini pronti a seguire i nostri simili, se siete in zona magari ditemi in che macchina siete, così informo gli agenti di non spararvi contro", dice il vampiro con la sua solita aria divertita.
Così il gruppo decide di lasciar perdere i vampiri e di concentrarsi su gli ecclesiastici.
Stefano mette in moto e, a fari spenti, comincia a seguire la macchina di Don Gervasio (Gianni, ovviamente, aveva riferito la targa).
Optiamo, come qualche sessione fa,per un Keep your Cool per seguire senza essere notati, ma Stefano tira un 7-9. La macchina di Don G comincia a comportarsi come se sapesse di venir seguita: sterzate senza frecce, inversioni ad U, giri pesca... Stefano capisce che se vuole continuare a seguirli verrà scoperto, quindi decide di spedire Gianni appresso alla macchina del Don ma di smettere di seguire la macchina. Il piano è richiamare Gianni tra una mezz'ora e farsi dire dove si è fermata la macchina.

E così è.

Gianni segue la macchina fino alla sua destinazione: Il Duomo di Torino. Le due macchine entrano in un cancello privato a fianco della chiesa, al sicuro da occhi indiscreti.
Dopo poco lo spirito viene richiamato da Kat e, dopo altri preziosi minuti, il gruppo si ritrova.
Il tempo di spiegare il tutto e di arrivare al Duomo e si parte con il solito dibattito su cosa fare.
Il Duomo, poco prima della fine della sessione.
Fonte.
Roman vorrebbe sapere se, grazie alle sue conoscenze Rom, ci sono delle entrate secondarie. Proviamo un Investigate a Place of Power, ma è un 6-. Ci sono delle entrate secondarie, ma sono protette da telecamere e, inoltre, è lecito pensare che ci siano delle guardie.
Mentre gli altri quattro discutono di cosa fare (di nuovo), Gianni parte (di nuovo) e si infila nella chiesa.

E qui, purtroppo, la connessione Internet di Riccardo esplode, per non tornare più per tutta la serata.
Decidiamo quindi di interrompere la sessione (visto due assenze, di cui una in mid-game) appena arrivati ad un momento cliffhanger per continuare, si spera, la prossima volta.

All'interno, illuminati da candele rituali e poco altro, insieme al Vescovo Rudrig, ci sono altri due preti (uno è Gervasio), una decina di bodyguard armate di mitragliatore e una quindicina di fedeli.
Il Vescovo sta facendo un sermone su come il male stia dilagando a Torino e nel mondo, di come il compito dei fedeli sia quello di eradicare il Satana e di come lui potrà, con l'aiuto della pia folla, aiutare la massa a liberarsi dal Male.
Se gli uomini accetteranno l'ostia, verrà dato loro il potere di farlo, ma non si potrà tornare indietro.
Gianni torna a comunicare la situazione a tutti, che, adesso, cominciano ad essere parecchio sotto organico.
Stefano allora decide di incassare il debito con il Mena: lo chiama per farsi mandare il branco in aiuto dopo averli salvati nell'imboscata dei Rascal's Boyz. La situazione è disperata ed ha bisogno di un fronte unito.
Il Mena tentenna: "siamo parecchio sotto organico dopo la rissa, tra morti e feriti... e anche io non sto troppo bene.", si lamenta il lupo. Ma, con il Persuade oltre il 10+, alla fine Mena cede, non può non onorare il suo debito.
"Ok, ti mando quelli messi meglio. Non saranno tanti, ma è tutto quello che posso permettermi. In bocca al lupo."
Contemporaneamente Katherine chiama Marco Benini per riscuotere anche lei i suoi debiti col vampiro: Lo scambio è molto più breve e Kat spende i due debiti che aveva col Benini, visto che comunque il vampiro è già immischiato con il seguito di Rudrig.
"Ok, nessun problema. Se vi serve un diversivo vi mando i miei migliori uomini. Pochi, ma buoni. Parecchio buoni. Non ve ne pentirete."

Dopo qualche minuto di attesa, i lupi si fanno sentire. Le Harley fanno un casino bestiale e cinque energumeni vestiti da Hell's Angels e carichi di fucili a pompa si presentano davanti a Stefano. "Oi. il capo ci ha detto che c'è da fare casino. A chi dobbiamo rompere il culo?"
Lupi mannari, una certezza.
Poco dopo Katherine viene avvicinata da un tipetto in tuta da ginnastica, tarchiatello ma "standard".
"Salve. Sono qui con i miei per ordine del boss, ha detto che dobbiamo creare un diversivo. Parecchio diversivo. Vado a parlare con i lupi, così ci coordiniamo, poi sarò qui seduto sulla panchina, fatemi un cenno quando siete pronti a partire".

Katherine decide di fare un discorso motivante pre-assalto incentrato sul fatto che "Loro sono qui, cercano di destabilizzare un equilibrio in questa città. Gli faremo vedere che non è così facile calpestarci i piedi!"
Al che spara un Let it out da 12+: i suoi sensi si armonizzano con la forza cosmica del Fato e la sua visione si estende, diventando una sorta di prescienza. Da adesso Kat vedrà tutto quello che sta per accadere qualche secondo prima che accada effettivamente.
Anche Stefano decide di darsi da fare ed evoca il potere degli Inferi con un Let it out. Ma a lui va peggio, un 6-. Il potere infernale scorre dentro di lui, piccole fiammelle spuntano dai suoi occhi e il fuoco sembra seguirlo...
Roman e Gianni, invece, si tengono in disparte per calcolare meglio come fare ad evitare i colpi di ritorno dei chierichetti.

Katherine si volta verso il tipo in tuta e fa un cenno.
L'uomo, senza cambiare espressione, tira fuori un walkie-talkie e "Sandro, comincia pure con i fuochi d'artificio."
Da una Panda parcheggiata li accanto si vede uscire un tipo con un fottuto lanciarazzi che preme il grilletto e BOOOOM, la porta del Duomo esplode in mille pezzi!

E qui, tra le schegge volanti e fiamme ovunque, termina la sessione.

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