Partiamo senza troppi preamboli da dove abbiamo lasciato!
Imposto Mournrock come un Ancient & Corrupted Ruin difficoltà Formidable.
Quello che segue è una serie di weak hit piuttosto fortunati, tranne uno.
Mournrock, o perlomeno il suo ingresso, è vuoto.
Vuoto e in rovina.
I due Warden si avventurano nelle ampie sale della costruzione. Ovunque, le mura sono, al meglio, screpolate, nessun intonaco a decorarle, ma muffe e polvere.
In alcune sale ci sono tracce di libri, ormai divorati dall'umidità e dagli insetti. Avventurandosi nei corridoi, i due giungono in una sala molto grande, forse una sala di studio. A terra giacciono mobili distrutti e pile di libri strappati, tavoli ribaltati e, cosa molto buffa, il pavimento, delle grandi lastre di pietra, è stato smurato.
Ad un secondo sguardo, però, i lastroni si rivelano per quello che sono: lapidi. Qualcuno, o qualcosa, ha scoperchiato il pavimento di questa stanza, rivelando delle tombe sottostanti. Tombe che, adesso, sono vuote.
Abella guarda Delkash: " Davvero? Neanche nelle biblioteche possiamo stare tranquilli? Cosa ci troveremo davanti, adesso, monaci morti affamati delle nostre carni?".
Delkash sta per rispondere quando nota una luce provenire da una porta poco lontano e, sempre dalla porta, rumore di qualcosa di che si muove... tanti qualcosa.
Abella mugugna qualcosa tra se e se sulla scia di "ma perchè non mi sono fatta giustiziare a Frosthill" ma segue comunque il suo compagno.
Con un weak hit di Secure an advantage, i due si avvicinano di soppiatto, armi alla mano, alla porta, per scoprire da cosa proveniva il rumore.
La stanza, un tempio in rovina ad una divinità sconosciuta, ospita una decida di scheletri, sbiancati dal tempo, che, in piedi e immobili, sta guardando una figura incappucciata, china davanti alla statua.
Un Husk, senza il suo allegro seguito di cadaverini. Fonte |
La figura si gira, scoprendo il volto e le braccia emaciate, un ghigno senza pelle e due occhi spiritati.
Con un gorgoglio gutturale, alza il braccio e la massa di scheletri si anima, correndo verso i Warden.
Decido che il robo è un Husk, un uomo consumato dai poteri oscuri che si serve di creature evocate, mentre gli scheletri sono Bonewalker, animati dalla magia dello Husk. Lo Husk è Formidable, i Bonewalker Dangerous, ma essendo tanti vengono trattati come unico nemico, diventano Formidable anche loro.
I due preparano le armi per il combattimento (Enter the fray con uno strong hit) e si gettano nella mischia. Delkash intuisce che la figura incappucciata è la pietra di volta del controllo degli scheletri, quindi urla ad Abella di coprirlo. Con un weak hit su Face danger Delkash attraversa incolume l'orda di scheletri, ma perde il vantaggio della sorpresa sull'Husk che, con artigli particolarmente affilati, ferisce il Warden. La cosa migliore, però, è che gli artigli sembrano risucchiare l'energia di Delkash, che, con uno sforzo di volontà (e uno strong hit su Secure an advantage) riesce però a staccare la creatura da se. Sempre indebolito e preoccupato per Abella, Delkash si scaglia sul mostro. Separato dai suoi schiavi, l'Husk non ha tempo di contrattaccare il Warden che, con un paio di colpi molto ben assestati, riesce ad avere la meglio. Caduto l'Husk, i Bonewalker si spengono, cadendo a terra come un mucchio di ossa.
Ecco, peccato che il corridoio finisca in una sezione completamente crollata, facendo tornare sui suoi passi il dinamico duo. Vista l'impossibilità di passare, i due tornano indietro, esplorando un'altra ala dell'edificio.
"Chissà cosa ci aspettavamo, da questo edificio... E' una maledetta rovina!" dice, frustrato, Delkash, mentre attraversa l'ennesima porta disfatta dal tempo.
E invece...
La sala non è grande, ma è in condizioni migliori di tutto il resto. Una serie di piccoli banchi in legno e metallo occupa la maggior parte dello spazio della sala. Tutti sembrano rivolti verso una parete, che, diversamente dalle altre, sembra fatto di vetro nero. E, dal nulla, da dietro la parete spunta un uomo. Alto, con una barba molto lunga, il viso, per metà nascosto dietro al cappuccio della lunga tunica nera, non è simile a nessuna etnia che Delkash e Abella abbiano mai visto.
Troppo pallido, troppo... straniero.
L'uomo pronuncia alcune parole in una lingua sconosciuta.
"Uomo! Chi sei? Sei il padrone di questo posto? Dove possiamo trovare la biblioteca?" chiede, a raffica, Delkash.
Delkash e Abella sono sul chi vive.
"Fatto. La vostra lingua sembra una derivazione imbarbarita del Norstrom, non è stata difficile decifrarla. Io sono Khutan, ultimo custode di questo edificio. Con chi ho il piacere di conversare, dopo tutti questi anni?"
"Noi siamo Delkash, Warden di Windhaven, lei Abella, apprendista Warden. Siamo in cerca della biblioteca del posto, le voci dicevano che qui avremmo trovato delle risposte ai nostri quesiti... ma ci sono solo rovine! Come puoi aver lasciato tutto decadere così?"
"Ah, quindi cercate conoscenza! Cosa state cercando? Sono sicuro di potervi indirizzare al meglio... Dopotutto, è il motivo per cui sono qui."
"Stiamo cercando la natura di questi oggetti. Inoltre, abbiamo un...problema... con un drago. Cerchiamo informazioni anche su di esso."
L'uomo sembra pensare un attimo.
"Ah, ma certo. Draghi. E quei testi sembrano il "Extra velum et constrictione euocatio" e il "Mundi et applicationem industria, et in naturali mundo". Ah, ma vedo dalle vostre facce che questi nomi non vi dicono nulla. Si vede che nel tempo la conoscenza della Lingua Eterna si è... frammentata." L'uomo sembra accorgersi del medaglione di cristallo e acciaio di Delkash. "Posso chiedere come siete venuto in possesso del ciondolo?"
Delkash esita per un attimo, ma risponde. "Questo mi è stato dato dal mio maestro, dopo aver completato l'addestramento ed essere diventato un Warden. Perchè?"
"Curiosità." Khutan alza una mano e si sentono dei rumori di ingranaggio.
Dietro i Warden, con una fluidità quasi innaturale, si apre una scala nel pavimento.
"Prego, Delkash ed Abella, queste scale vi condurranno all'Informatorium, dove potrete raccogliere un cristallo di memoria e tornare da me per sbloccarlo. Inoltre, poco prima vi sarà la "Sala del Cambiamento". Nella vostra lingua non è elegante come dovrebbe... Comunque, in quella sala, ci sono apparecchiature dedicate a rinforzare il corpo e lo spirito. Sono molto pericolose, ma Delkash dovrebbe sopravvivere. Al contrario, alla signorina Abella non ne consiglio l'utilizzo." E, con queste parole, Khutan scompare.
Ai due non resta altro che scendere, nervi a fior di pelle.
E rimanere scioccati dal corridoio sottostante.
Il corridoio, infatti, è interamente ricoperto di lucido metallo, intervallato da cristalli che emettono una luce fredda ma non spiacevole. Delle piccole luci verdi si accendono man mano che i due camminano, come ad indicare la via nel dedalo di corridoi, finché i due non arrivano alla così detta "Sala del Cambiamento".
Tavoli di metallo, alambicchi, cavi che dal soffitto toccano apparecchiature a terra. E quattro
Il laboratorio. Crediti nell'immagine e qui. |
grossi cilindri di vetro e metallo, uno dei quali rotto.
I due esplorano la stanza e, quando Delkash si avvicina ad un cilindro, esso si apre. Il ciondolo al collo del Warden si illumina flebilmente, come ad invogliarlo ad entrare... e, infatti, Delkash entra.
Immediatamente il cilindro si chiude. Un liquido verdognolo comincia a riempire il contenitore, mentre strani tubi flessibili scendono verso l'uomo intrappolato. In un lampo, Delkash viene intubato e perforato da decine di aghi, tutto questo mentre Abella tenta di distruggere il vetro.
Ma a niente servono gli sforzi della donna.
Delkash sembra svenire mentre il tubo si riempie e gli aghi pompano sostanze sconosciute...
Passano i minuti e, dopo quello che sembra un'eternità, gli aghi si staccano dal corpo e il liquido viene drenato via. Delkash si sveglia con un sussulto, il tubo nella sua gola striscia via e la porta del cilindro si apre, lasciando cadere l'uomo in ginocchio.
Abella lo aiuta a tirarsi su, notando che i segni degli aghi stanno già scomparendo. "Che è sucesso? Perchè sei entrato li dentro? Hai perso il senno?" urla la donna.
Delkash sembra pensare un minuto:"Non lo so. Mi sembrava di vedermi dall'esterno, il mio corpo che si muoveva da solo, come in un sogno. E quando ho sentito il cilindro chiudersi mi sono ripreso, ma era troppo tardi. Non so cosa mi sia successo ma... mi sembra di stare meglio." dice l'uomo flettendo un braccio.
Abella sta per replicare, ma la luce bianca se ne va e viene sostituita da una luce rossa intermittente ed un suono di allarme. Una voce incomprensibile urla nella stanza, ma non sembra provenire da nessuna parte in particolare.
"Che succede, per gli Antichi?" si chiede Abella. "Non lo so" dice l'uomo, "ma ho idea che abbiamo poco tempo per afferrare uno di quei cristalli di cui parlava Khutan. Muoviamoci!" E, visto che la situazione non sembra abbastanza urgente, delle scosse cominciano a scuotere il terreno.
Per fortuna l'Informatorium è vicino, ma, grazie ad un weak hit su Locate your objective, le scosse peggiorano.
La stanza sembra un incrocio tra una sala studio, con decine di sedie e piccole scrivanie, e un magazzino, file e file di strani dischi metallici caricati su supporti. Le scosse aumentano, facendo perdere l'equilibrio a Delkash e rovesciando una caterva di dischi.
"Quale dobbiamo prendere? Il vecchio non ce l'ha detto! Maledizione!" urla Delkash.
Abella prende in mano la situazione e, aiutando l'uomo ad alzarsi, ne raccoglie una manciata da terra. "Questi basteranno, andiamocene prima che ci crolli tutto in testa! Non sono sopravvissuta fin'ora per morire in una cazzo di biblioteca!"
Il cristallo di memoria, attivato. Fonte. |
I due quindi corrono via, ripercorrendo i corridoi già battuti, mentre dietro di loro delle porte si chiudono automaticamente (uno strong hit su Face Danger). Salite le scale da cui sono entrati, i due si trovano davanti Khutan. L'uomo sembra essere di fretta.
"Sapete, temo che il vostro utilizzo dalla Sala abbia attivato le procedure di emergenza. Sbrigatevi, se volete che i cristalli che avete preso siano utilizzabili, appoggiateli al vetro!" dice l'uomo, gesticolando.
Così, i due tirano fuori i dischi e li appoggiano sul vetro: immediatamente un cerchio di luce appare sul vetro, contornando il disco. La luce progressivamente diventa verde e Khutan da l'ok per appoggiare altre dischi.
"Signori, appena finito vi consiglio di correre lontano da qui. Purtroppo la mia programmazione non mi consente di invertire il protocollo di sigillatura, quindi vi esorto ad andarvene SUBITO!". E i due, nonostante le domande che vorrebbero porre a Khutan, sono costretti a correre via da Mournrock, mentre l'edificio crolla intorno a loro.
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In questa sessione ho voluto cominciare ad usare l'array di statistiche "Challenging" trovato su "Delve: Lodestar", una guida ufficiale di Ironsworn, che, volendo, trovate qui.
Non avevo voglia però di modificare le stat così, quindi perchè non inserire una delle mie robe preferite in un setting fantasy, ovvero le rovine tecnomagiche di ere passate e perdute?
Per amor di cronaca, ho creato anche una mossa personalizzata per l'occasione:
Quando volontariamente usi i macchinari nella Sala del Cambiamento, tira +IRON.
Con 10+, il tuo corpo cambia e con esso la tua mente: cambia le statistiche con array "Challenging". Inoltre, la conoscenza delle ere passate ti sarà accessibile come se fosse la tua.
Con 7-9, il tuo corpo cambia, ma la tua mente no. Cambia la statistiche con array "Challenging", ma la tua mente non sopporta il flusso di conoscenza, che sarà frammentato e casuale.
Con 6-, il tuo corpo cambia in maniera imprevedibile.
Per fortuna, ho fatto 7-9, vedremo come la mente di Delkash reagirà...